Jean-Romain Vesperini ha studiato recitazione all'École du Théâtre National de Chaillot di Parigi e canto alla Guildhall School of Music and Drama di Londra, dove si è formato come baritono.
Dopo la laurea, Jean-Romain decise di intraprendere la carriera di regista e collaborò per diversi anni con Luc Bondy, Peter Stein e Georges Lavaudant. Durante questo periodo, acquisì esperienza in alcuni dei più importanti teatri d'opera del mondo, tra cui la Scala, l'Opéra National di Parigi, il Teatro Bolshoi, l'Opéra National di Lione, l'Opéra-Comique di Parigi e in numerosi festival lirici, come il Festival di Salisburgo e il Festival di Aix-en-Provence.
I suoi crediti come regista includono: La traviata di Verdi (2012), il suo debutto, su invito dei teatri d'opera di Rennes, Limoges e Reims, trasmesso dalla televisione e dalla radio nazionale francese e che ha portato a un invito da parte di questi teatri d'opera per mettere in scena una nuova produzione di Lucia di Lammermoor di Donizetti (2015); La donna del mare di Ibsen (2013) al Théâtre du Montparnasse di Parigi; Faust di Gounod (2015) per l'Opéra National de Paris diretto da Michel Plasson con il quale ha anche lavorato sulla stessa opera al Grand Théâtre de Genève nel 2018; una nuova produzione de La bohème di Puccini (2018) al Teatro Bolshoi, ora parte del repertorio del teatro d'opera; Carmen di Bizet (2018) all'Hong Kong Opera, in coproduzione con Le French May Festival; Turandot di Puccini (2019) al Teatro dell'Opera e del Balletto di Ekaterinburg; e Dante di Benjamin Godard (2019) all'Opéra de Saint-Etienne in coproduzione con Palazzetto Bru Zane.
I prossimi progetti includono Boris Godunov di Mussorgsky all'Opéra de Monte-Carlo, la pièce Quadrille di Sacha Guitry e Lancillotto di Victorin de Joncières all'Opéra de Saint-Etienne.
Jean-Romain è stato in precedenza direttore artistico del festival Les Nuits de Corte in Corsica, che ha gestito in collaborazione con l'Opéra de Lyon. Lì mise in scena il Don Giovanni di Mozart, Die Zauberflöte e Il barbiere di Siviglia di Rossini.
Oltre al francese, sua lingua madre, il giovane regista parla anche inglese, tedesco, italiano e russo. Grazie alla sua formazione e al suo background, Jean-Romain è profondamente musicale e particolarmente consapevole dell'apporto che la partitura apporta alla drammaturgia.
È estremamente grato di aver avuto la possibilità di lavorare con grandi artisti come Sir Antonio Pappano, Tugan Sokhiev, Zubin Mehta, Myung-Whun Chung, Alain Altinoglu e Daniele Gatti.